Il Mio Programma
Il mandato di rappresentante in Senato coincide con il mio triennio di dottorato. Ciò mi permette di dare continuità al lavoro nel tempo e di articolare un programma ambizioso in alcune azioni immediate ed in altre di più ampio respiro.
Azioni immediate
1. Costo per i trasporti -80%. L’Università di Milano mette a disposizione dei propri dipendenti ingenti agevolazioni per i trasporti urbani e interurbani.
Ad un dipendente Unimi l’abbonamento ATM urbano costa solo 60,40 euro invece di 340,00 (-80%) con un contributo anticipato e diretto dell’università per ciascun dipendente pari a 258,23 euro ed uno sconto ATM pari a 38,00 euro1. Per gli interurbani e TRENORD si applicano agevolazioni simili.
Mi impegno affinché anche a noi dottorandi sia consentito di avere accesso a questi contributi.
2. Borsa +20%. Come documentato nella petizione per l’equiparazione della Borsa Unimi a quella della Bicocca che ho promosso nelle scorse settimane si deve e si può incrementare la nostra borsa di Dottorato di 200 euro netti al mese.
Ne va del riconoscimento del nostro lavoro nonché della competitività e dell’immagine del nostro Ateneo. Ciò può essere fatto sia impegnando l’università ad un maggiore investimento di risorse nel massimo grado di formazione che propone sia graduando in funzione del reddito l’entità delle tasse d’iscrizione che vengono detratte alla fonte dall’importo che mensilmente riceviamo.
Inoltre, poiché ciò che deve spingere l’Università ad attuare questa manovra è la volontà di competere ed eccellere a livello milanese, ritengo che ulteriori incentivi economici dovrebbero essere previsti. Penso, come spesso avviene all’estero, ad uno scatto d’anzianità al secondo e al terzo anno (ad es. 50 euro in più al mese ogni anno) che tenga dunque conto della nostra crescita professionale.
Mi impegno affinché l’aumento e gli incentivi vengano introdotti nel più breve tempo possibile.
3. Associazione PhD Alumni. Il Dottorato è per molti di noi una scelta di vita. Nonostante le difficoltà, ci ritroviamo spesso ad amare follemente ciò che facciamo. Per questo è importante coltivare il senso di appartenenza ad una più ampia comunità intellettuale la quale, se messa a sistema, può offrire opportunità di crescita professionale a tutti i livelli. A tal fine, sulla scia di molte positive esperienze straniere e riallacciandosi anche i già tiepidi passi fatti dall’Ateneo in questo senso2, propongo di creare una rete informale – riconosciuta dall’Università – che sia di viatico durante il dottorato e oltre. Oltre ai cruciali ritrovi annuali e alle manifestazioni culturali e sociali periodiche che sono d’obbligo, essa sarà in grado di offrire servizi qualificati e continuativi per la carriera accademica o nel mondo del lavoro (accesso a giornali, banche dati e alle biblioteche, mantenimento dell’email istituzionale, possibilità d’uso degli spazi dell’Ateneo, etc.). Inoltre, lavorando a fianco dei canali ufficiali dell’Università, potrà concretamente favorire la disseminazione e l’impatto nel mondo del nostro lavoro e delle nostre ricerche.
Tale associazione, che metterà insieme le esperienze e le competenze più diverse, non può essere il frutto del solo impegno di un singolo. Per questo motivo, se lo riterrai utile, chiederò anche la tua partecipazione per portar avanti questo progetto e vederlo realizzato entro la fine del mio percorso di studio, da qui a tre anni.
4. Esenzione pagamento tasse per i senza borsa. Purtroppo alcuni nostri “fratelli spirituali” che svolgono il loro lavoro con la medesima dedizione e impegno, si trovano nella gravosa condizione di Dottorando senza Borsa. Chi di noi riceve la pur relativamente esigua borsa ministeriale non credo riesca ad immaginarsi senza. Nonostante iniziare il dottorato senza borsa sia una scelta volontaria, ritengo giusto che sia quantomeno prevista l’esenzione dal pagamento delle tasse d’iscrizione.
Mi impegno pertanto a richiedere l’abolizione di quest’onere per i dottorandi che non ricevono alcuna borsa, nemmeno da enti esterni.
5. Conferenza dei Dottorandi. Al fine di poterci coordinare è necessario che l’Università istituisca un luogo di incontro formale consultivo e decisionale tra noi dottorandi, che si riunisca con cadenza perlomeno trimestrale. Questo istituto permetterà il massimo coinvolgimento della nostra comunità sparsa per Milano, la Lombardia e il mondo, la valutazione di tutte le diverse necessità e sarà un luogo di discussione costruttiva per dare il nostro contributo al miglioramento del nostro Ateneo. Essa potrà altresì fare da tramite con interlocutori istituzionali quali il Comune di Milano e la sua Consulta per l’Università o la Regione Lombardia, per promuovere numerose istanze (ad esempio le agevolazioni sui trasporti di cui al punto 1). La sua istituzione ufficiale permetterà inoltre di dare continuità al lavoro portato avanti da tutti i rappresentanti dei dottorandi.
Mi impegno affinché tale luogo di incontro venga istituito e cominci da subito a lavorare seriamente.
Guardando al futuro
6. Borsa del Dottorato oltre il 3° anno. Il dottorato dura di norma tre anni. Tuttavia sappiamo che in molti casi i tempi richiesti per gli esperimenti o per arrivare alle ottime pubblicazioni richieste per dottorarsi sono più lunghi, soprattutto se vi è molta attività formativa obbligatoria da svolgere nei primi anni. Spesso la colpa non è del singolo ma delle numerose circostanze che insieme concorrono alla riuscita di un buon lavoro. Spesso bastano sei mesi in più perché un lavoro eccellente veda la luce. Il Dottorato di fatto può durare più di tre anni e all’estero questo è normalmente previsto. Salvo casi eccezionali la nostra università richiede invece che si lavori gratuitamente per il tempo, una situazione in molti casi estremamente difficile da sostenere. Una giusta rivendicazione in tal senso di pochi giorni fa a livello nazionale per estendere la disoccupazione dei collaboratori a fine contratto non è stata accolta3.
Mi impegno a chiedere alla nostra Università di non nascondere queste situazioni in un limbo ma bensì di affrontare seriamente la questione trovando soluzioni che consentano di non aggravare un già così difficile periodo di transizione quale è la fine del Dottorato.
7. Carta dei Diritti dei Dottorandi. Il Dottorato costituisce un momento di formazione cruciale per la nostra vita. In moltissimi casi determina chi saremo e cosa faremo negli anni a venire. Per tale motivo è fondamentale che vi siano regole chiare, vincolate al Codice Etico, sul suo svolgimento che tengano conto di tutte le situazioni specifiche: frequenza dei corsi di formazione, insegnamento e assistenza alla didattica (esercitazioni ed esami), fondi per la ricerca e la partecipazione ai congressi, contributi alla mobilità dei fuori sede e degli studenti provenienti dall’estero, diritto in materia di pubblicazioni, tutoraggio, attività esterne come tirocini, master e TFA, etc. Tali regole dovranno essere elaborate e discusse in primis tra di noi, poi valutate di concerto con l’Università. Infine bisognerà vigilare sulla loro corretta applicazione. In questo processo un ruolo chiave sarà svolto dalla Conferenza dei Dottorandi di cui al punto 5.
Mi impegno affinché vi sia certezza dei nostri diritti e dei nostri doveri e che tale Carta sia approvata prima della fine del mio Dottorato.
Penso inoltre che l’Università dovrebbe costantemente incentivare la mobilità territoriale e professionale dei propri dottorandi. Ciò può essere fatto anzitutto garantendo i contributi previsti per gli studenti non residenti e per quelli stranieri, impegnandosi nel favorire le collaborazioni e gli scambi con altri atenei in Europa e nel mondo, aiutando concretamente nel dopo-dottorato, sia esso un post-doc o nel mondo del lavoro favorendo cioè l’integrazione tra università e industria, e da ultimo promuovendo il valore, legale e non, del titolo che ci apprestiamo a conseguire.
Se si hanno le idee chiare, con il tuo contributo, il coinvolgimento diretto di molti altri dei nostri colleghi e il mio impegno questo programma si può realizzare. Ciò che in ogni caso mi sento di garantirti è la serietà nell’affrontare questa sfida al meglio delle mie capacità.
1 http://www.unimi.it/cataloghi/mobility_manager/TariffeATM2015.pdf
2 http://www.unimi.it/news/67112.htm
3 https://www.change.org/p/ministro-del-lavoro-e-delle-politiche-sociali-estensione-indennità-di-disoccupazione-dis-coll-a-dottorandi-e-assegnisti-di-ricerca