C’è una domanda che spesso mi viene posta dai nostri colleghi dottorandi in giro per la Statale e riguarda il fatto se l’attività didattica e/o di tutoraggio che a vario titolo ci viene chiesto di svolgere debba o meno essere retribuita. La risposta è SÌ.

Ciò in virtù di quanto specificato nell’art. 45 del Regolamento Generale d’Ateneo:

c. 1 […] l’Ateneo […] può avvalersi, con il loro consenso e nel rispetto dei limiti di impegno eventualmente stabiliti dai rapporti in atto con l’Ateneo medesimo […] di laureati impegnati in corsi post lauream […].

c. 2 I Consigli dei Dipartimenti deliberano sulle proposte di attivazione degli incarichi in questione avanzate dai Collegi didattici interessati, previo accertamento delle oggettive necessità, non altrimenti ovviabili, che le motivano, e sui criteri di selezione. Gli incarichi sono attribuiti dagli stessi Consigli dei Dipartimenti […] previa valutazione dei curricula dei candidati.

c. 3 […] l’impegno non può in alcun caso superare il limite di 40 ore per i dottorandi di ricerca (relativamente all’attività didattica integrativa).

c. 4 […] ai laureati impegnati in corsi post lauream, il compenso orario viene liquidato ad attività conclusa, in un’unica soluzione “una tantum”. Le attività svolte sono annotate in un registro degli impegni che i collaboratori sono tenuti a compilare e a far pervenire, a conclusione delle loro prestazioni, previa verifica e approvazione da parte del docente responsabile, al Direttore del Dipartimento ovvero al Presidente del Collegio didattico di riferimento, che, dopo averlo vidimato, provvede a trasmetterlo ai competenti uffici per dare corso alla corresponsione del compenso.

Come da Regolamento, le tariffe orarie per quanto attiene a noi dottorandi, sono state così deliberate dal Consiglio di Amministrazione:

Tutoraggio da € 25,00 a € 35,00

Esercitazioni € 45,00

100 ore per anno accademico, di cui massimo 40 ore per le attività di esercitazione

A questa pagina, oltre a molte di queste informazioni, è disponibile la modulistica relativa:

http://www.unimi.it/personale/consulenze_collab/8749.htm

In merito alle attività didattiche e di tutoraggio, vi è un richiamo nel Regolamento in materia di dottorato di ricerca – spesso surrettiziamente utilizzato per aggirare quanto esposto sopra – che recita:

I dottorandi possono svolgere, quale parte integrante del progetto formativo, previo nulla osta del collegio dei docenti e senza che ciò comporti alcun incremento della borsa di studio, attività di tutorato a favore degli studenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e a ciclo unico, e, nel limite massimo di quaranta ore in ciascun anno accademico, attività didattica integrativa, propedeutica e di recupero. Tale limite viene meno trascorso il terzo anno di dottorato. Il dottorando può comunque essere impegnato nelle attività di cui al presente comma per non più di cento ore in uno stesso anno accademico. Gli iscritti a corsi di dottorato di area medica e gli iscritti ai corsi di dottorato di area veterinaria possono svolgere, previa autorizzazione del Collegio dei docenti, rispettivamente, attività clinico-assistenziale e attività nell’ambito dei servizi sanitari veterinari, secondo forme e modalità concordate con le strutture presso le quali le predette attività devono essere svolte.

La frase che ho evidenziato significa semplicemente che la borsa di dottorato che percepiamo mensilmente non è incrementata, non che non si possa essere normalmente pagati per il lavoro svolto con le modalità previste dall’art. 45. Questo è chiarito anche da una recente circolare che è stata inviata, anche su mia sollecitazione, a tutti i Dipartimenti.

Quasi scontato dire che, come dottorandi, non siamo obbligati a svolgere alcuna attività didattica o di tutoraggio, retribuita o meno.

Questo dunque è quanto è previsto dal Regolamento Generale dell’Università di Milano. Ciò che poi succede in realtà, mi dicono, è molto variabile. E’ chiaro che, al di la delle regole, il nostro potere contrattuale è sempre legato a molti fattori. Tuttavia è evidente che rinunciare a diritti che, per buone ragioni, ci sono garantiti dalle norme apre le porte a qualsiasi tipo di abuso per noi e per chi verrà dopo di noi.
Fatti due conti, forse ci conviene farci valere, non solo economicamente.

ADDENDUM

Un collega mi fa giustamente notare che un argomento forte a nostro favore è che esistono dei fondi ministeriali specifici dedicati a queste attività che dunque possono evitare di gravare sui fondi dipartimentali. Ciò è chiarito dal DM 976/2014 all’art. 2 che a sua volta si rifà ai precedenti DM del 2003:

Art. 2
(Tutorato e attività didattiche integrative, propedeutiche e di recupero)

1. Per l’obiettivo di cui alla lett. b) della legge è destinato il 15% delle risorse del FGMS (Fondo Giovani e Mobilità Studentesca NdR) annualmente attribuibili alle Università statali. Le predette risorse sono ripartite in proporzione al costo standard definito in attuazione di cui all’art. 8 del d.leg.vo 29 marzo 2012, n. 49 relativo al totale degli studenti in corso nell’anno di riferimento che hanno ottenuto almeno 20 CFU.

2. Ciascun Ateneo eroga agli studenti capaci e meritevoli iscritti ai corsi di laurea magistrale o dottorato di ricerca assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato, nonché per le attività didattico-integrative, propedeutiche e di recupero sulla base di criteri predeterminati dai competenti organi statutari. I predetti assegni sono cumulabili con la fruizione delle borse di studio di cui al d.leg.vo 29 marzo 2012, n. 68.

 

ADDENDUM 2

Purtroppo l’attività didattica e integrativa non si applica ai Master. Pertanto, non è possibile ricoprire ruoli didattici retribuiti all’interno dei master durante il percorso dottorale.

Lettera questione proroga Unimi

Standard post by formenti on 2016-06-15
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All’attenzione del Magnifico Rettore
Prof. Gianluca Vago
Via Festa del Perdono, 7
20122 Milano

 

Oggetto: Considerazioni in merito alle tempistiche di consegna dell’elaborato finale, di discussione e proroga per i dottorandi attualmente in corso

 

La circolare interpretativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) inviata lo scorso 18 maggio (nota protocollo n.12835) ha inteso chiarire la normativa vigente riguardante la concessione di proroga dei termini di scadenza per le consegne dei dottorati di ricerca a seguito del D.M. n. 45/2013. La circolare in particolare recita “La ratio del D.M. n. 45/2013 è infatti quella di garantire una durata effettiva ed uniforme del Corso di dottorato, che verrebbe elusa nel caso in cui alla proroga “legale” semestrale prevista dal Decreto dovesse affiancarsi una prassi contra legem derogatoria del chiaro disposto normativo incline ad accordare un’ulteriore proroga al dottorando che ne facesse richiesta al Collegio dei docenti e per le medesime esigenze contemplate nel Decreto.”

Il Ministero ha emesso tale circolare interpretativa a seguito di alcuni dubbi sollevati in relazione alle FAQ ministeriali sempre relative al D.M. n. 45/2013 che danno risposta negativa al quesito riferito alla possibilità per il Collegio di dottorato di concedere proroghe prima della consegna della tesi, senza che però l’art.8, comma 6, del D.M. n. 45/2013 preveda esplicitamente alcuna specifica limitazione alla facoltà di concedere proroghe, come è attualmente previsto nei regolamenti vigenti di molti atenei italiani. In questo senso, a titolo esemplificativo, tramite un parere legale interno datato 8 dicembre 2015 l’Università degli Studi di Torino ha stabilito per i propri dottorandi la titolarità delle Scuole di Dottorato nel deliberare la concessione della proroga in considerazione del fatto che, secondo il suddetto parere, né la circolare interpretativa né la FAQ summenzionata trovano conforto e fondamento nel testo del D.M. n. 45 del 2013.

Con la presente, a nome dei miei colleghi e in special modo dei dottorandi del XXIX ciclo, vorrei segnalare alcuni elementi che ritengo utili ai fini della discussione nel merito:

  1. Il nostro Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca all’ art. 29 c. 3 per i dottorandi del XXIX e XXX ciclo rimanda all’art. 15 c. 11 del precedente regolamento ove si stabilisce la possibilità, da parte del Rettore su richiesta del Collegio docenti di prevedere una seduta successiva per il dottorando che, per comprovati motivi, non sia stato in grado di consegnare la tesi nel termine previsto. Inoltre, secondo quanto previsto dall’attuale Regolamento d’Ateneo in materia di dottorato di ricerca all’art 23 c. 12, anche i dottorandi del XXXI ciclo e successivi possono richiedere una proroga di sei o dodici mesi. Tale proroga è talvolta resa necessaria per far fronte ai molteplici imprevisti che un’attività di ricerca innovativa e di alto livello può incontrare.
  1. I dottorandi del XXIX ciclo si trovano nella fase finale del proprio percorso di dottorato e, tenuto conto delle peculiarità che caratterizzano le varie linee di ricerca, delle difficoltà e delle tempistiche dilatate che spesso non dipendono dagli stessi e che caratterizzano la fase empirica, hanno programmato da alcuni mesi la propria attività confidenti della possibilità di utilizzare tutto il tempo a disposizione durante il triennio.
  1. Considerati i tempi previsti per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca in Italia, già ridotti a confronto del panorama internazionale, l’interpretazione fornita dal Ministero può portare molti colleghi a presentare ai valutatori esterni elaborati incompleti o comunque non sufficientemente approfonditi. Il rischio è che si instauri una prassi tale per cui per poter ottenere il rinvio di sei mesi previsto dall’art. 8, comma 6, D.M. n. 45/2013, il dottorando si veda costretto a presentare un lavoro lacunoso a esponenti di elevata qualificazione appartenenti alla comunità scientifica. Si ritiene che una prassi di tal genere possa comportare delle ricadute negative a livello di reputazione non solo del singolo dottorando ma anche più in generale del nostro Ateneo.
  1. Si pone inoltre il problema dei dottorati in cotutela: diverse università estere impongono infatti che il dottorando sia iscritto per tre anni anche nella seconda università. Dal momento che, per ragioni burocratiche, nella maggior parte dei casi la convenzione di cotutela non viene firmata prima di sette o otto mesi dall’inizio del dottorato italiano, in passato molti dottorandi si sono trovati nell’obbligo di chiedere una proroga, spesso superiore ai sei mesi. Se le proroghe dovessero essere in ogni caso escluse, non è chiaro innanzitutto come dovrebbero comportarsi i dottorandi che già ora si trovano in questa situazione. In questo senso la circolare ministeriale n.12835 suggerisce come specifiche situazioni di studio e ricerca di durata ultratriennale possano trovare una giustificata regolazione nella disciplina dei singoli corsi.
  1. Ad oggi, secondo l’interpretazione più restrittiva della circolare interpretativa del MIUR dello scorso 18 maggio, i dottorandi che si trovano nella fase cruciale della propria ricerca non sono a conoscenza delle tempistiche riguardo la consegna dell’elaborato finale, con il rischio di trovarsi nella situazione disagevole e gravosa di dover consegnare la propria tesi in tempi ridotti ulteriormente ridotti, a detrimento della qualità della propria ricerca e del lavoro compiuto fino ad ora.

Alla luce di quanto sopra espresso, ritengo opportuno considerare la possibilità, nel recepire al livello regolamentare l’interpretazione del MIUR in merito alla possibilità di concedere proroghe, in virtù delle tempistiche estremamente ridotte che sono venute a crearsi e dell’attuale regolamentazione vigente nel nostro Ateneo, di applicare tale norma a decorrere da anni successivi a quello corrente.

Da ultimo richiamo la necessità, in merito alle consegne dell’elaborato finale e di discussione, di conoscere le scadenze, che ritengo opportuno uniformare a livello d’Ateneo. Tali scadenze non dovrebbero comunque andare a detrimento della durata legale del corso di studi, come peraltro già richiamato in numerose occasioni da parte del MIUR.

 

F.to

Giulio Formenti


In linea con il mio programma ho chiesto di estendere oltre i 26 anni per i dottorandi l’abbonamento ridotto e convertire il finanziamento erogato ai dottorandi attraverso abbonamenti interamente gratuiti (da riservare esclusivamente ai dottorandi senza borsa, rimuovendo il vincolo di residenzialità) in misure a pioggia (sia per il mensile che per l’annuale) per la generalità dei dottorandi che in tal modo non si trovino a dover pagare l’abbonamento ATM urbano intero (333,00 euro/anno l’annuale, 35 euro/mese il mensile).

Subject: Undergraduate and Phd students requests to Milan mayor candidates

In line with my programme I have asked to remove the 26-years-old cap for reductions in the travel card to Phd Students and use the money now assigned to free travel cards (to be reserved only to Phd students without scholarship, removing the residential requirement) in actions for all Phd students (so that we all don’t have to pay 333,00 euro/year or 35 euro/month).

 

Rep_edMilano_14-5-16_p1

Rep_edMilano_14-5-16_p2

 

Rep_edMilano_14-5-16_p3

 

Repubblica_edMilano_14-5-16 (PDF)

Missione compiuta! We made it!

Standard post by formenti on 2016-04-07
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ENGLISH BELOW

Oggi è un gran bel mattino alla Statale di Milano.

Ieri il Consiglio di Amministrazione ha votato all’unanimità la nostra richiesta di aumento di 200 euro netti per tutti i dottorandi a partire dal 1° Ottobre, indipendentemente dal ciclo.

Oltre a noi che ne beneficeremo già da quest’anno, è un grande risultato per tutte le future generazioni di dottorandi e un invito ai nostri colleghi sparsi per l’Italia a battersi per migliorare le condizioni nelle quali quotidianamente svolgiamo il nostro lavoro.

Ogni cambiamento comporta delle incertezze: da lunedì dovremo vigilare ed essere propositivi nel merito dell’applicazione dell’aumento e in ogni caso c’è ancora tanto da fare, non solo dal punto di vista economico.

Ma ora è un momento di festa e per chi volesse unirsi a noi domani ci troviamo dalle 19.00 al Colibrì (via laghetto, 9/11) per un brindisi!

Di seguito vi riporto la parte di rassegna stampa dell’Ateneo che parla della notizia.

 

—————–

 

It’s a great morning at the University of Milan.

Yesterday the Board has unanimously accepted our request of scholarship increase of 200 euro (net) starting from October 1st, regardless of the year of enrollment.

It is not just us that will benefit of this but more importantly all the new generations hereafter. This is also a sign and an invitation to all our colleagues throughout Italy to fight to improve their working conditions.

Every change has an inherent uncertainty: from monday we will monitor and be proactive in the application. This said, there is still much to do, not only from the economic point of view.

But now we have to celebrate and to whom is willing to join us tomorrow we will gather from 7 P.M. at the Colibrì (via laghetto, 9/11) for a toast!

Below you can find some Italian newspaper articles citing the news.

 

Schermata 2016-04-07 alle 17.49.45

 

 

Schermata 2016-04-07 alle 17.50.37

 

 

Schermata 2016-04-07 alle 17.51.30

 

 

Schermata 2016-04-07 alle 17.50.18

 

 

Schermata 2016-04-07 alle 17.48.11

 


ITALIANO

Care colleghe e cari colleghi,

La nostra petizione per richiedere l’aumento di 200 euro netti dell’importo della borsa di studio al fine di adeguarlo a quello attualmente previsto dall’Università degli Studi Milano–Bicocca sta riscuotendo grande consenso all’interno degli organi di governo del nostro Ateneo.

Tale consenso si fonda principalmente sulla consapevolezza condivisa dell’inadeguatezza dell’importo rispetto al costo della vita, specialmente in una città come Milano.

Al fine di poter sostenere rigorosamente questa posizioneabbiamo deciso di promuovere un accurato censimento delle condizioni finanziarie dei Dottorandi dell’Università degli studi di Milano.

Di seguito trovi il link ad un questionario sul costo della vita, appositamente elaborato da un gruppo di nostri colleghi del Dottorato in Metodologia della Ricerca Sociale:

https://docs.google.com/forms/d/1B2Y5l6dV2FA5FGqv4MSTG_rHZIurxR_mvBg4OJyJP8E/viewform

La compilazione del questionario non richiede più di 10 minuti. Il successivo trattamento dei dati avviene in forma del tutto anonima. Tuttavia, al fine di garantire la serietà e l’unicità della partecipazione, è richiesto l’inserimento del numero di matricola (che trovi riportato sul tesserino universitario o nella tua pagina personale sul portale Unimia).

Per qualsiasi dubbio puoi scrivere a me o ai curatori del sondaggio (federico.bianchi1@unimi.it).

Certo che capirai l’importanza che questa iniziativa può avere per migliorare le nostre condizioni lavorative, ti ringrazio anticipatamente per la collaborazione.

A presto,

Giulio

ENGLISH

Subject: Census on Unimi PhD students’ financial situation.

Dear colleagues,

the petition we have signed to request a 200 € net increase to our monthly scholarships has generated great consensus within the university management. The main reason for this is a shared understanding of the fact that our scholarships are not adequate to cover the real cost of living we face every day, especially in a city as Milan.

With the aim of supporting this claim, we decided to promote an accurate census on the cost of living among the PhD students of the University of Milan.

Here you find the link to a questionnaire to survey our financial condition. It has been designed by a group of PhD students in Methodology of Social Research:

https://docs.google.com/forms/d/1B2Y5l6dV2FA5FGqv4MSTG_rHZIurxR_mvBg4OJyJP8E/viewform

Filling the survey takes only 10 minutes of your time. Data storage and analysis will be made anonymously.

In order to guarantee the quality of data collection you will need your student ID number (“numero di matricola”) to access the survey (you will find this number on your Unimi card or by accessing the Unimia website).

For further information, please address me or the survey staff (federico.bianchi1@unimi.it).

I hope you will understand the importance of participating to this survey in order to potentially improve our working conditions. I thank you in advance for your collaboration.

Best wishes,

Giulio


Care colleghe e cari colleghi,

Mercoledì 2 marzo alle ore 10.00 si è tenuto un incontro sulle competenze trasversali aperto a tutti i Dottorandi del XXXI ciclo dell’Università degli Studi di Milano.

L’incontro si è svolto nell’Aula Magna di via Festa del Perdono, a sottolineare l’importanza dell’evento. Si è trattato, in primis, di un benvenuto che l’Ateneo ci ha voluto dare. E’ stato anche un modo di introdurre un argomento, quello delle competenze trasversali, che rappresenta un obbligo di legge e andrà probabilmente ad assumere sempre maggior importanza nella nostra formazione.

Sia per la novità del tema sia per una mancanza di “cultura” pregressa in questo tipo di incontri, molti di noi (me compreso) si domandavano che cosa bisognasse aspettarsi e anche perché prendere parte all’iniziativa. Entrambi i dubbi si sono eloquentemente dissolti durante la manifestazione, la quale è stata davvero ricca di contenuti efficaci, momenti più leggeri “d’intrattenimento” (addirittura a tratti esilaranti), seri spunti di riflessione, motivi di coinvolgimento e, mi sento di dire, passione. Pertanto non posso che ringraziare l’amministrazione universitaria dell’attenzione che ci ha dedicato.

Di seguito provo a riportare, senza alcuna pretesa di completezza o precisione, i passaggi principali.

L’incontro è stato inaugurato dal Rettore della Statale, Gianluca Vago. Vago ha ricordato l’importanza dei dottorati quale massimo momento della formazione universitaria. I dottorati, per potersi definire tali, debbono possedere alcune caratteristiche non negoziabili. Non si tratta solo di un miglioramento della condizione economica, che pure può essere considerata a tratti offensiva, ma bisogna ridare coerenza ai percorsi accademici poiché, in generale, la formazione post-laurea da il segno del livello del nostro Paese.

Oltre al Rettore hanno fatto una serie di interventi: il Prof. Tommaso Bellini, tra i curatori della riforma e del nuovo Regolamento dei Dottorati di Unimi; il Prof. Andrea Moro, Prorettore vicario dell’IUSS di Pavia; e il Vice Presidente di Assolombarda e Presidente della Piccola Impresa di Assolombarda, Dott. Alvise Biffi.

Il Prof. Bellini, chiarendo la natura delle competenze trasversali che ci saranno erogate nei tre anni (slide in allegato), ha sottolineato come vi sia la volontà da parte dell’Ateneo di rendere l’esperienza del dottorato più forte e specifica. Un’esperienza a tempo pieno, internazionale, di ricerca su temi di frontiera. Tuttavia un’esperienza non solo specifica ma anche di crescita a tutto tondo, per poter affrontare poi il variegato e complesso mondo della ricerca. Un’esperienza che, anche attraverso gli incontri previsti per coltivare le competenze trasversali, riunisca il corpo dei dottorandi in un’unica compagine sociale.

Il Prof. Moro ci ha portato i saluti e gli auguri del Ministro Giannini. Sono entrambi convinti che il modello di dottorato a noi proposto possa essere vincente per tutto il Paese. L’università di Milano è quasi un esperimento in questo. La trasversalità è nella natura delle cose. Inoltre è molto importante il ruolo dei compagni di studi nella formazione dottorale. Conoscere su cosa lavorano i vostri colleghi può essere fonte di grande ispirazione ed un importante momento di coesione. Vale la pena di organizzare dei momenti specifici di presentazione del proprio lavoro agli altri colleghi dottorandi. Infine bisogna aprirsi al distacco: non tutti possono essere riassorbiti dal sistema universitario italiano, per questo bisogna essere pronti ad andare dove ci sono opportunità.

Il Dott. Biffi inizialmente ci ha presentato la realtà di Assolombarda e ha brevemente descritto il tessuto produttivo lombardo e il suo funzionamento. Il momento del dottorato apre le porte non solo al mondo dell’Accademia ma anche a quello dell’impresa. In quest’ottica risulta molto importante fare rete, networking e relazioni per produrre idee di successo. Non solo, le competenze specifiche sia tecniche che umanistiche, se coniugate tra loro, sono la chiave per la costruzione di aziende vincenti.

E’ sempre difficile ricapitolare adeguatamente dei buoni interventi: dopo attenta riflessione invito quindi i miei colleghi assenti a cercare di non lasciarsi sfuggire questo genere di occasioni in futuro.

In conclusione, si è trattato di una prima grande opportunità d’incontro e riflessione offertaci dall’Ateneo. Aggiungo che gli interventi hanno ricevuto il plauso non solo mio ma anche quello, direi davvero unanime, degli altri nostri colleghi presenti. Tale è stato il coinvolgimento che penso sinceramente che molti sarebbero rimasti ancora ad ascoltare i relatori e a discutere con loro della formazione dottorale e della sua importanza.

Non possiamo far altro che chiedere che tali occasioni si ripresentino nel nostro percorso con una buona frequenza.

Un caro saluto e a presto,

Giulio

Le competenze_trasversali – Tommaso Bellini

Contatto! Our first meeting!

Standard post by formenti on 2016-02-19
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Resoconto dell’incontro “La dignità della Ricerca: incontro tra i Dottorandi della Statale” – Mercoledì 17 febbraio 2016 (Scienze Politiche, Unimi)

ITALIANO

Ciao a tutti,

il primo meeting degli ultimi anni tra gli studenti di dottorato Unimi si è svolto mercoledì sera!

La prima curiosità è che, grazie alla richiesta dei nostri colleghi stranieri, si è tenuto quasi interamente in inglese.

Come potete vedere dalle foto in basso moltissimi nostri colleghi hanno partecipato, abbiamo potuto ascoltare gli interessanti spunti proposti dai nostri ospiti, gli interventi dei nostri colleghi e anche chiacchierare nell’aperitivo post-dibattito.

Per quanto riguarda gli oratori, trovate tutte le loro slide in allegato in fondo a questo messaggio.

L’incontro è stato introdotto dal giornalista Marco Chiappa, Ph. D. Paolo Borghi ci ha raccontato come è stato ottenuto l’aumento della Borsa di Dottorato da loro in Bicocca. Questo è avvenuto grazie alle azioni da loro promosse in qualità di dottorandi in reazione alla richiesta di pagamento delle tasse d’iscrizione. Questa richiesta si è trasformata in un boomerang che ha portato, grazie all’ampia partecipazione ed al coinvolgimento, l’università a riconsiderare totalmente gli stipendi di dottorato e dunque all’incremento di 200 euro. Le risorse, che hanno permesso di incrementare la borsa del 20% per tutti i dottorandi, sono state recuperate attraverso una spending review.

Il Prof. Giuseppe De Nicolao ci ha ricordato, attraverso una serie di articoli, le complesse difficoltà che dobbiamo affrontare dopo e anche durante il dottorato per trovare un lavoro o per poter continuare a lavorare nel mondo della ricerca (slide in allegato).

Filippo Barberis, Ph. D. alumnus di Unimi e Consigliere del Comune di Milano, ha presentato gli strumenti e il potenziale che il Comune sarebbe in grado di mettere a disposizione per attrarre e favorire i ricercatori che eleggono Milano a loro meta.

Il nostro collega Leonardo Manfrini ha presentato l’abbozzo schematico della costituenda Associazione degli Alumni PhD della Statale di Milano. Il nostro pensiero è che questo non sia solo un modo eccellente per creare e consolidare un network utile per tutta la vita ma anche uno step cruciale per poterci organizzare e difendere i nostri diritti di dottorandi negli anni a venire (slide in allegato).

Infine, un altro nostro collega, Gianluca Pozzoni, ha presentato i risultati, preliminari e tuttavia scientificamente rigorosi e convincenti, del sondaggio sul costo della vita dei dottorandi condotto tra gli studenti del NASP (slide in allegato). Essi chiaramente dimostrano l’urgenza di un incremento della Borsa.

Voglio ringraziare personalmente tutti colori i quali hanno partecipato e anche rassicurare che questa è stata solo la prima occasione per incontrarci e interagire. Stay tuned!

Giulio

ENGLISH

Report of the meeting “The dignity of Research: meeting of Unimi Phd students.”

Dear all,

the very first meeting in years of Unimi PhD students was held on Wednesday evening!

First thing to say is that, thanks also to the request of many of the foreign PhD students who were present, we finally decided to speak in English for most of the time.

As you can see in the pictures below many of our colleagues have attended it. We have listened to intriguing ideas from our invited speakers and of our colleagues. We then had the chance to chat during the cocktail that followed the debate.

For what concerns our speakers, you can find the slides for their speeches here in attached.

The meeting was introduced by the journalist Marco Chiappa, Ph. D. Paolo Borghi explained us how they came to obtain the fellowship amount increase in Bicocca. This happened thanks to the actions they promoted as PhD students in reaction to the request of paying university fees. This turned out to be a boomerang and the university was forced to admit the need of a total revision of the wages that ultimately lead to the 20% increase. The resources were found through a spending review.

Prof. Giuseppe De Nicolao evoked, through a series of papers, the many complex issues we have to face after and even during our PhD in order to find a job or to keep working in our beloved research field as post-docs (slides in attached).

Filippo Barberis, former Unimi Ph. D. student in Political Sciences and now city councilman, presented the potential that our municipality can express to attract and nurture researchers.

Our colleague Leonardo Manfrini presented the draft scheme of the Unimi PhD Alumni Association. In our mind, this is not just a great way to boost a lifelong network but also an crucial step to get organising and progressively increase and defend our rights as PhD students in the years to come (slides in attached).

Finally, another colleague Gianluca Pozzoni presented the compelling results of a preliminary survey among NASP PhD students on the costs of living (slides in attached). They clearly demonstrate the urgent need of a fellowship increase.

I would like to thank all the people who attended the meeting and also reassure everyone that this has been only the first occasion we had to gather and interact. Stay tuned!

Giulio

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Petizione consegnata! Petition delivered!

Standard post by formenti on 2016-02-03
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ITALIANO

Cari colleghi,

stamattina, grazie al mandato che mi avete affidato, ho potuto consegnare direttamente nelle mani del nostro Rettore, Gianluca Vago, la petizione per l’aumento della Borsa di Dottorato Unimi del 20% corredata dei 9 fogli contenenti le 370 firme nostre e dei nostri colleghi. Vedete in allegato il documento protocollato inviato per conoscenza anche al Direttore Generale e agli organi competenti. E’ un primo passo, ma importante per ribadire la nostra presenza, mente e corpo, e Vago ha riconosciuto la necessità di un trattamento economico migliore e la centralità del Dottorato per la crescita dell’Ateneo.

ENGLISH

Dear colleagues,

this morning, thanks to the mandate you have given me, I have handed over the petition to increase the Phd fellowship of 20% to our Rector, Gianluca Vago, together with all the 9 pages of 370 signatures from our colleagues. You can see the document here with its official protocol number. It was also sent in cc to the General Manager and to the other administrative bodies. This is a first step, crucial to say that we are present, body and soul, and Vago has recognized the need of better salaries and the central role of PhD programmes for our university.

P60202-090327